Fitoterapia

derivati di origine naturale come medicinali

La fitoterapia consiste nello studiare e utilizzare derivati di origine naturale come medicinali o comunque come agenti promotori della salute.

Che differenza c’è fra omeopatia e fitoterapia? A differenza dell’omeopatia, la fitoterapia è considerata una disciplina allopatica, perché gli effetti dei principi attivi sono diretti contro le cause e i sintomi di una malattia.

In Germania, ad esempio, la fitoterapia è classificata come una disciplina regolare della medicina e deve soddisfare requisiti scientifici simili a quelli delle sostanze chimicamente definite in termini di qualità, sicurezza ed efficacia.


Storia della fitoterapia: dalla tintura madre all’estratto secco

In passato la fitoterapia si avvaleva di preparati come il taglio tisana, pianta polverizzata destinata poi a essere incapsulata o compressa, e la rinomata tintura madre, ossia un estratto idroalcolico delle piante medicinali.

Negli anni la fitoterapia si è evoluta, grazie all’interessamento da parte di figure professionali specializzate come chimici, biochimici e soprattutto farmacologi.

Ciò ha portato alla scoperta di nuovi metaboliti (molecole), ma soprattutto si è compreso il comportamento farmacologico di quest’ultimi.

Più recentemente, grazie all’innovazione delle tecniche estrattive, sono venuti alla luce gli estratti secchi, i quali conferiscono al prodotto un potenziale terapeutico maggiore rispetto ai preparati precedentemente citati.

L’evoluzione della fitoterapia ha portato così a una continua ricerca di ottimizzazione degli estratti: oggi, giusto per citarne alcuni, si usano estratti fitosomiali e nuovi modelli di drug delivery.

Per questo motivo si parla oggi di “Fitoterapia 2.0”, ossia una disciplina trattata in tutto e per tutto con un approccio farmacologico, per ottenere sostanze che niente hanno da invidiare a quelle di derivazione chimica dal punto di vista della qualità, sicurezza ed efficacia.

Torna in alto